Il bolentino di profondità si differenzia dal bolentino di medio fondale e da quello costiero sia per le profondità raggiunte (parliamo oltre 200 metri) sia per il tipo di preda che compone il pescato. Ci si sposta molto dalla costa e questo richiede un tipo particolare di imbarcazione che consenta di raggiungere distanze elevate e un’attrezzatura più sofisticata.
La tecnica per il bolentino di profondità
Come detto, è richiesta una strumentazione specifica per poter raggiungere tali profondità. L’imbarcazione deve essere lunga almeno 8 metri e disporre di adeguati strumenti di navigazione quali GPS e ecoscandagli. Si scandagliano le varie profondità in maniera progressiva, aumentando gradualmente la misura fino a trovare le prede e il fondale adatti.
Importante è anche il calcolo delle correnti, che devono essere prese in considerazione in particolare per l’effetto sull’ancoraggio e, a volte, anche sui pesci. La corrente può infatti essere sfruttata a nostro vantaggio per “convogliare” i pesci più vicini.
L’importanza della strumentazione di bordo risulta ancora più essenziale se si considera che tutto viene analizzato sulla barca, non solo le profondità ma anche lo stato dell’attrezzatura mentre è in uso, il carico dei mulinelli, la presenza di secche o scogli sul fondale. Anche l’attrezzatura deve essere elettrica, al contrario rischieremmo di perderla a profondità impossibili per recuperarla.
Difficile l’utilizzo dello scarroccio; è decisamente meglio restare ancorati in un punto una volta individuato lo spot adatto alla pesca.
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Perché fare bolentino di profondità: vantaggi e svantaggi
Come abbiamo visto, il bolentino di profondità non è adatto a tutti, non solo per la specifica strumentazione e le dotazioni di sicurezza richieste, ma anche per l’impegno e il tempo necessari a portare a termine un’uscita. È necessaria una grande esperienza e non è certamente la migliore modalità per cominciare a praticare bolentino.
Vantaggi
Uno dei più grandi vantaggi del bolentino di profondità è sicuramente la dimensione delle prede. Questo rappresenta anche lo scopo di questo tipo di tecnica, senza il quale non si giustificherebbe l’investimento sia in termini di denaro che di fatica per cominciare.
Svantaggi
Se da una parte le prede va varietà di prede può rappresentare uno vantaggio, dall’altra può succedere che la dentatura particolare e affilata di alcune specie rovinino l’attrezzatura; classico è il caso del taglio della lenza da parte dei pesci. La stessa attrezzatura, poi, ha naturalmente costi elevati, sia di gestione che di acquisto.Prede insidiabili da questo spot
Le specie che si possono catturare con il bolentino di profondità sono diverse da quelle che incontriamo sotto costa o a medie distanze. Uno su tutti è la spatola, responsabile spesso di molte lenze tagliate. Non meno rari sono gli occhioni, anche di notevoli dimensioni.
Per il resto, è facile catturare cernie o, nei casi più fortunati, imbattersi in alcuni pesci che non vedremmo mai se non andando a profondità elevate, come alcuni tipi di squali, chiaramente di piccole dimensioni, ad esempio lo squalo spinarolo. È possibile, utilizzando il doppio amo, anche catturare due o tre esemplari contemporaneamente.
Periodo e orario migliore
Sono in molti a pensare che sia l’inverno il periodo migliore per praticare il bolentino di profondità. Questo è in parte vero; tuttavia, a quelle profondità non penetra quasi mai luce nell’acqua e questa rimane sempre a una temperatura costante. È comunque vero che in inverno, seppur di poco, la luce raggiunge profondità ancora minori ed è quindi possibile catturare più prede senza scandagliare centinaia di metri a fondo, ma trovando anche specie che effettuano brevi escursioni più n alto, a circa 200-300 metri.
Per lo stesso motivo, il tempo nuvoloso può essere un buon alleato, così come la poca luce presente sia al tramonto che all’alba.
Attrezzatura ideale per il Bolentino Costiero
Oltre all’imbarcazione, anche tutto il resto dell’attrezzatura deve avere una particolare resistenza per supportare le condizioni difficili date dalle elevate profondità.
Canna da pesca e Piombino per Bolentino di profondità
La canna utilizzata deve certamente essere robusta; non c’è bisogno di lunghezze eccessive e, in alternativa, c’è chi utilizza anche canne da traina da 60 libbre. Deve anche essere in grado di supportare i continui movimenti laterali dati dalle prede molto grandi e il peso del piombino. Quest’ultimo è un elemento fondamentale in quando deve consentire alla lenza di raggiungere grandi profondità, anche di diverse centinaia di metri, è per questo che deve essere da almeno un chilo, fino anche a due.
Qui puoi trovare le migliori canne da pesca per bolentino di profondità
lenza
Particolarmente importante è il tipo di lenza utilizzata. È sicuramente una buona scelta il multifibra, questo per evitare che si spezzi più del dovuto. Non è indistruttibile ma è comunque più resistente di un normale mono fibra. Preferibile l’uso di più braccioli, anche sei o sette se necessario.
Mulinello
È forse l’attrezzo al quale prestare maggiore attenzione e sul quale fare il maggiore investimento. È caldamente consigliato l’uso di un mulinello elettrico. Questo ci consente non solo di fare meno fatica, ma anche di avere sempre sotto controllo la profondità e la velocità alla quale questo sta girando. In tal modo siamo in grado di identificare prima il tipo dio preda che ha abboccato. Se lo si desidera, in particolare per profondità elevate, è possibile utilizzare momentaneamente il mulinello senza corrente per poi attivarla quando il pesce è più vicino all’imbarcazione.
Esche Vive e artificiali
La maggior parte delle esche deve essere di grande dimensione e poter resistere anche alle toccate più lunghe. Di solito si possono utilizzare teste di calamaro o di seppia, merluzzi o tonno. Difficile che si opti per esche più piccole come vermi o lumache. Le esche artificiali sono di solito montate sul piombino ed emettono un segnale luminoso o fluorescente.
GPS e ecoscandaglio
Fondamentale è disporre di un’imbarcazione con un ottimo sistema di navigazione; questo dovrebbe essere in grado di scandagliare con accuratezza la posizione e il fondale e di segnalare la presenza di branchi nei paraggi. La visibilità a quelle distanze è pressoché nulla e senza tale strumentazione risulta impossibile orientarsi.
In conclusione, abbiamo visto come il bolentino di profondità sia una tecnica che non tutti possono utilizzare e come questa richieda l’utilizzo di un’attrezzatura molto sofisticata e, in alcuni casi, anche molto costosa. È sempre consigliabile approcciarsi ad altri tipi di bolentino, come il sotto costa o quello a medio fondale, sicuramente più accessibili in una fase iniziale. Solo quando si sarà raggiunto un livello sufficiente, ci si potrà cimentare con profondità via via sempre maggiori.