La pesca presenta varie tecniche da poter sperimentare a seconda del luogo, del tipo di pesce che si vuole catturare e delle attrezzature a disposizione. Tra queste troviamo ad esempio il carpfishing, una tecnica di pesca sportiva volta appunto alla cattura della carpa o di altri pesci con le stesse abitudini alimentari. Ma vediamo più nello specifico in cosa consiste, quali sono le sue possibili varianti e le attrezzature di cui fornirsi per metterla in pratica.
Carpfishing: come si pesca?
Il carpfishing, che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più con un enorme successo, consiste nella pesca di ciprinidi, e in particolare di carpe, attraverso l’utilizzo di una tecnica di innesco che lascia completamente libero l’amo. L’esca viene attaccata all’amo attraverso un hairrig, ovvero un filo trasparente, in modo che lasciando l’amo scoperto sia possibile facilitare l’aggancio del pesce senza procurare ad esso grossi danni. Le carpe infatti, tendono ad alimentarsi aspirando il cibo e non mordendolo, e la tecnica dell’amo scoperto permette ad esso di agganciarsi al labbro inferiore del pesce composto prevalentemente da cartilagine; in questo modo potrà essere poi tolto facilmente senza causargli gravi danni nel momento in cui il pesce verrà rilasciato nell’acqua. Ad ogni modo tutta l’attrezzatura da carpfishing è pensata appositamente per non creare problemi ai pesci pescati, proprio perché si tratta di una tecnica di pesca in movimento (nota come catch and release) che prevede la cattura del pesce e successivamente la sua liberazione di nuovo nell’acqua, dopo essere stato immortalato in una foto ricordo.
Rispetto ad altre tecniche di pesca, il carpfishing si differenzia per le sue battute di pesca molto prolungate che possono variare da alcune ore in una mattinata a interi giorni; alcune battute di pesca possono durare anche 15 giorni. Per questo, molto spesso il carpista si organizza con tutte le attrezzature da campeggio per sostare sulla riva di laghi o fiumi e dedicarsi alla pesca per giorni interi. Inoltre, questo tipo di pesca si differenzia dalla classica pesca alla carpa per l’utilizzo di particolari esche di cui parleremo in seguito.
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Tipi di Carpfishing
Il carpfishing è una pratica che può avvenire in diversi luoghi dal fiume, al lago, passando per le cave o particolari canali ricchi di carpe, e a seconda del luogo scelto, possono occorrere tecniche e strumentazioni leggermente differenti.
Carpfishing in fiume
Il carpfishing in fiume è una tecnica di pesca abbastanza difficile poiché i fondali, a causa delle piene e dei depositi dei detriti, tendono a modificarsi velocemente assumendo caratteristiche sempre diverse e di conseguenza anche i pesci tendono a spostarsi o a cercare altri luoghi di rifugio. Vi sono poi le difficoltà causate dalla corrente stessa del fiume, che possono essere ridotte attraverso l’utilizzo di piombi “affonda filo back lead”, che scorrendo sulla lenza la manterranno sul fondo evitando che la forza della corrente faccia rotolare il tutto verso valle.
Carpfishing in canale
In molti canali la presenza di carpe è davvero significativa, e per questo risulta essere un ottimo luogo proprio per la pratica del carpfishing. Anche in questo caso, però, a seconda della stagione è possibile imbattersi in forti correnti oppure nel passaggio o nello stazionamento di detriti e sterpaglie di vario genere che possono creare difficoltà nella pratica della pesca. In aggiunta a questo, bisogna mettere in conto che nei canali vi sono anche altre tipologie di pesci che possono disturbare l’azione stessa della pesca. A parte queste piccole difficoltà, è importante sapere che lungo i canali le carpe tendono a sposarsi in cerca di cibo fermandosi nel momento in cui lo trovano, e in caso di corrente è fondamentale il giusto posizionamento delle canne. È infatti sconsigliato posizionare le canne perpendicolari alla sponda poiché in tale posizione l’attrito dell’acqua sulla lenza potrebbe non permettere una buona pesca.
Carpfishing in cava
Vi sono poi alcune cave particolarmente adatte alla pesca di carpe attraverso le giuste strumentazioni, spesso regolarizzate dal luogo stesso, soprattutto nel momento in cui ci si trova in una cava privata. È dunque bene, prima di iniziare a pescare, informarsi sulle regole e sulle corrette condizioni di pesca del luogo nel quale ci si trova.
Carpfishing in lago
Anche il lago può essere un ottimo luogo nel quale praticare carpfishing. In questo caso è utile sapere che le carpe tendono generalmente a seguire il moto ondoso perché fornitore di nutrimento, e dunque basandosi su questo è possibile scegliere il punto migliore per iniziare la propria pesca. La pesca poi varia anche in base alla dimensione del lago stesso, se infatti si tratta di piccoli laghetti la pesca sarà indubbiamente facilitata, mentre in grandi laghi ci si cimenterà con le lunghe distanze e con le complicazioni che ne derivano. In questo caso è di fondamentale importanza avere una buona attrezzatura e tutte le strumentazioni necessarie.
Periodo e orario migliore per la tecnica carpfishing
Il carpfishing è una tecnica di pesca che può essere praticata durante tutto l’anno, tuttavia le stagioni migliori sono la primavera, l’estate e l’autunno, i periodi durante i quali le carpe si muovo di più. Durante la primavera l’erba attorno ai laghi o ai corsi d’acqua inizia a crescere e le carpe iniziano ad occuparsi della deposizione delle uova. In questo periodo è dunque molto facile distinguere i movimenti dei pesci sotto la superficie dell’acqua e trovare anche numerosi banchi di carpe intente a nutrirsi. La stessa cosa vale per l’autunno, durante il quale la temperatura dell’acqua, grazie anche all’azione dei venti, raggiunge la gradazione ideale per la proliferazione del cibo delle carpe che di conseguenza tendono a muoversi di più per fare scorta.
Durante l’inverno, invece, le carpe tendono al contrario a muoversi di meno per risparmiare energia e affrontare al meglio le basse temperature, e sarà dunque molto più difficile riuscire a pescarle. Inoltre, le carpe amano stare dove l’acqua si riscalda con maggiore rapidità, e dunque un buon momento per pescare potrebbe essere alle prime ore del mattino in cui il sole inizia a battere in punti specifici dell’acqua.
Attrezzatura ideale per il Carpfishing

Il carpfishing richiede determinate attrezzature specifiche. Tra queste troviamo:
Canne da pesca
I primi strumenti fondamentali sono senza dubbio le canne da pesca, i cui modelli cambiano a seconda del luogo nel quale avviene la pratica di carpfishing. Le canne da pesca devono essere particolarmente robuste e in grado di garantire movimenti veloci. È consigliato l’utilizzo di due canne da pesca alla volta per aumentare la probabilità di catturare i pesci.
Mulinelli
Per quel riguarda i mulinelli, indispensabili per questo tipo di pesca, bisogna prima di tutto comprendere le necessità di lancio a seconda del luogo nel quale ci si trova, e di conseguenza è poi possibile scegliere il mulinello più adatto elle esigenze. La stessa cosa vale per i fili da utilizzare, che possono variare a seconda della tecnica di carpfishing adottata. Nel caso della pesca nelle cave, ad esempio, la scelta del filo da caricare in bobina potrebbe essere condizionata da determinati regolamenti.
Qui trovi il nostro articolo sui migliori mulinelli per carpfishing.
Ecoscandaglio
L’ecoscandaglio può essere uno strumento davvero utile nella pratica di carpfishing. Esso è infatti un particolare tipo di strumento ecometro ultracustico che permette di misurare la profondità del mare, dei laghi, dei fiumi o altri corsi d’acqua tramite gli impulsi sonori. Facile comprendere dunque che si tratti di uno strumento di grande utilità anche per la pesca e per lo studio dei fondali.
Accessori
Oltre a quelli già citati, vi sono altri strumenti e accessori essenziali o utili al carpfishing. Tra questi sono indubbiamente essenziali piombi, ami e fili per il terminale che, come detto in precedenza, possono variare di peso e dimensioni a seconda dei casi. Inoltre è importante dotarsi di guadini capienti con maglie morbide e fitte, per evitare danni alle pinne o alle squame del pesce, e un materassino composto da un telo di PVC imbottito con materiali morbidi per non danneggiare la pelle della carpa.
Esche
Le esche e le pasture da poter utilizzare nel carpfishing sono davvero tante, ma tra queste si tendono a prediligere il mais, il pellet e le boiles. Queste ultime sono inneschi di forma sferica composte da svariati tipi di farine che vengono impastati con uova e successivamente bolliti o cotti a vapore. Le boiles sono le esche principali utilizzate nel carpfishing la cui composizione può variare in base alle esigenze e alle stagioni.
In conclusione è possibile affermare che il carpfishing sia una tecnica di pesca molto apprezzata e diffusa nonostante le difficoltà che si possono incontrare soprattutto in alcune stagioni e in determinati luoghi. Può essere praticata in diverse acque come fiumi, laghi, cave e canali e ogni tecnica esige specifiche attrezzature volte in ogni caso a garantire il mantenimento della salute del pesce che dopo la cattura verrà di nuovo rilasciato. Le attrezzature e le esche utilizzate per questa pratica sono numerose e il modo migliore per comprendere quelle più adatte alle proprie esigenze è provarle e sperimentarle direttamente sul campo. Il carpfishing è un tecnica molto utilizzata dai professionisti ma aperta anche ai meno esperti che vogliono cimentarsi nella pesca di carpe e ciprinidi in generale.