La pesca sportiva è tra le pratiche più amate e diffuse; questo grazie anche alla grande quantità di tecniche di pesca e strumenti da poter utilizzare. E proprio a proposito di questo, vediamo oggi una specifica tipologia di pesca con proprie tecniche e attrezzature che viene comunemente definita pesca con il galleggiante.
Come si fa la pesca con il galleggiante
Per una tipica battuta di pesca con il galleggiante, si usano apposite canne da pesca con mulinello e una classica montatura realizzata con una lenza attrezzata di galleggiante; questo può essere fisso, piombato o scorrevole, e permette di capire subito quando un pesce abbocca all’amo. Inoltre, con il galleggiante sono presenti anche piombini girella, il terminale con monofilo sottile, e l’amo sul quale appendere l’esca in base alla preda. Si tratta di una tecnica di pesca statica di attesa che può essere praticata sia in acque salate che in acque dolci; l’unico ostacolo di questa tipologia di pesca potrebbe essere la profondità dell’acqua. Se dovesse essere più profonda della lunghezza della canna utilizzata, non sarebbe possibile arrivare al fondo; in questo particolare caso sarebbe dunque consigliato utilizzare tecniche differenti.
Tipi di pesca a galleggiante
La pesca a galleggiante è una tecnica che può essere utilizzata in acque diverse. Il luogo maggiormente sfruttato è indubbiamente il mare, tuttavia viene spesso utilizzata anche in laghi e fiumi. In base al luogo scelto bisogna poi valutare con attenzione le attrezzature da utilizzare e le giuste azioni da mettere in pratica.
Pesca a galleggiante in mare
Il mare è il tipo di acqua che gli amanti della pesca con il galleggiante apprezzano di più, anche se per la sua vastità e le sue variabili caratteristiche necessita di attrezzature specifiche a seconda delle sue condizioni. In presenza di mare mosso oppure calmo, e di conseguenza venti forti, deboli o assenti, il pescatore farà scelte differenti rispetto all’attrezzatura. Ciò che risulta necessario per una buona battuta di pesca a galleggiante in mare è dunque un buon galleggiante ( da 1 a 3 grammi), unito a un mulinello con monofilo delle giuste dimensioni e un amo con esca specifica. Oltre a tutte le altre attrezzature necessarie che vedremo in seguito.
Pesca a galleggiante dalla spiaggia
Per la pesca a galleggiante uno spazio adatto è proprio la spiaggia, poiché si tratta di un luogo riparato e non pericoloso. Ovviamente è necessario utilizzare un abbigliamento adeguato alle condizioni atmosferiche e di pesca.
Pesca a galleggiante dagli scogli
Gli scogli sono un luogo ideale per praticare pesca con il galleggiante poiché la profondità dell’acqua risulta solitamente adeguata. In questo caso è però importante fare attenzione ai propri movimenti e a non mettere in pericolo la propria persona essendo su una superficie scivolosa e non pianeggiante.
Pesca a galleggiante in fiume
Per quanto riguarda la pesca a galleggiante in fiume o, in generale, in acque dolci, le attrezzature da utilizzare possono variare a seconda della corrente. È possibile mantenere anche la stessa attrezzatura utilizzata per il mare, tuttavia è generalmente necessario cambiare la disposizione dei pallini di piombo. Se si dovesse scegliere di pescare in trattenuta, inoltre, allora rispetto al mare sarebbe il caso di modificare la grandezza del galleggiante in modo che possa tenere la forza della corrente; di conseguenza si parla di galleggianti che possono superare anche i 20 grammi.
Pesca a galleggiante con pasturatore
La pesca a galleggiante con pasturatore è una tecnica in grado di unire la sensibilità del galleggiante segnalatore alla precisione del pasturatore. L’elemento fondamentale di questa tecnica è proprio questo attrezzo, che è possibile acquistare in diverse tipologie. Solitamente, i pasturatori spiombati risultano essere di forma cilindrica, apribili solamente da un lato e dotati di alcuni fori alle due estremità per far uscire la pastura proprio sopra l’esca. Questi pasturatori sono a filo passante e devono dunque essere inseriti immediatamente dopo il galleggiante.
Prede
Le prede da poter catturare dipendono ovviamente da due fattori: il tipo di acqua nella quale si pesca, quindi dolce o salata, e la profondità di pesca. Per quanto riguarda ad esempio la pesca con galleggiante in acque dolci, è possibile pescare soprattutto cavedani, breme e carpe. Per quanto riguarda il mare sono prede tipiche spigole, saraghi e i pesci tipicamente costieri. Più in generale, questa tecnica è particolarmente indicata anche per la pesca di occhiate, aguglie, sugarelli, salpe, cefali, donzelle e tordi.
Periodo e orario migliore per la pesca con il galleggiante
La pesca con il galleggiante può essere praticata in ogni momento, con una preferenza per i periodi meno freddi, sia per un maggiore movimento dei pesci che per le temperature sicuramente più agevoli. Tuttavia vi sono due periodi particolarmente vantaggiosi per i luoghi nel quale questa tecnica può essere praticata, ovvero la primavera e l’autunno. Può essere però molto utile sapere anche che la migliore condizione meteo per questo tipo di pesca in mare è l’assenza di vento o una brezza leggera; a queste condizioni le onde del mare superano abbondantemente il gradino di risacca, il quale si trova generalmente a circa 2/3 metri dalla riva. Ovviamente è possibile pescare anche in assenza di queste specifiche condizioni; tuttavia in tal caso sarebbe meglio condurre la battuta di pesca alle ore prima dell’alba poiché di giorno i risultati potrebbero non essere particolarmente soddisfacenti.
Attrezzatura ideale per la pesca a galleggiante
L’attrezzatura necessaria per una battuta di pesca a galleggiante dipende da diversi fattori: il luogo scelto per la pesca; le condizioni atmosferiche; la profondità e la distanza dal punto di pesca; il tipo di preda che si vuole catturare. Ad ogni modo, vi sono in generale alcune attrezzature fondamentali che possono appunto variare nelle loro caratteristiche in base ai fattori sopra indicati.
Canne da pesca
Ovviamente l’elemento indispensabile per la pesca con galleggiante è proprio la canna da pesca. Sì può scegliere per esempio una canna fissa con una lunghezza tra i 4 metri e i 10 metri, ideale per pescare ad esempio cefali e occhiate; oppure una canna bolognese, una tipologia di canna telescopica molto versatile poiché può variare dai 5 agli 8 metri di lunghezza, ed perfetta per aguglie e sugarelli. La canna da pesca bolognese consigliata in questo caso dovrebbe essere di una lunghezza intermedia di 6/7 metri. La struttura della bolognese è in realtà molto simile a quella di una canna fissa, tuttavia presenta un maggior contenuto di carbonio poiché è generalmente soggetta a più pressioni nei lanci e nei recuperi.
Mulinelli
Oltre alla canna da pesca, anche il mulinello riveste funzioni fondamentali sia per mantenere una riserva di filo che per l’azione di pesca in sé. Per una classica canna bolognese i mulinelli detti appunto da bolognese presentano generalmente una taglia variabile dal 1000 (bolognese ultralight) al 2500/3000 (bolognese standard) e 4000 (bolognese medio-pesante).
Galleggianti
Per la pesca a galleggiante non possono certo mancare proprio i galleggianti. I galleggianti possono essere di svariate forme ma i più utilizzati sono quelli a forma di pera o a goccia, ottimi in caso di giornate senza vento e con poca corrente. Nel caso in cui ci si trovi invece a pescare in giornate di corrente sostenuta, si consiglia di utilizzare galleggianti a pera rovesciata oppure galleggianti che riescano a fuoriuscire di poco dalla superficie. Ad ogni modo, a prescindere dalle condizioni del meteo e del mare, si consiglia di preferire galleggianti a filo interiore con un peso tra 1 e 3 grammi in mare, e più pesanti in caso di forte corrente durante la pesca in fiume, come accennato anche in precedenza.
Lenze
Per la costruzione della giusta lenza occorre un buon monofilo fino di diametro da 0,14 a un massimo di 0,18 possibilmente specifico per tecniche con alta frequenza di recupero. Mentre il finale dovrebbe essere ancor più fino dallo 0,10 a un massimo di 0,14 per grandi prede. In caso di pesca in mare con il galleggiante, per il finale è inoltre consigliato l’utilizzo di un monofilo al fluorcarbon. Per il completamento della lenza servono poi i galleggianti descritti in precedenza, pallini di piombo spaccato, torpille, girelle senza moschettone e ami.
Ami
Gli ami da utilizzare in questa tecnica possono essere di dimensioni variabili tra il numero 12 e il 20. In generale dovrebbe essere un amo piccolo a seconda anche dell’innesco che dovremo fare. Per quanto riguarda appunto le esche, pescando con il bigattino è necessario montare un amo del 18 o 20 mentre per altri vermi è possibile optare per un 14.
Esche
Le esche tipiche per questa tecnica di pesca sono anellidi, gamberetti, bigattini, pezzetti di gambero, pasta al formaggio e tocchetti di sarda; oppure esche vive come piccoli muggini, boghe o gamberetti vivi, davvero ottimi proprio nell’utilizzo in questa precisa tecnica.
Terminali
Come affermato anche precedentemente, i terminali dovrebbero essere particolarmente fini, ovvero da 0,10 fino a un massimo di 0,14.
Accessori vari
Vi sono poi altri accessori essenziali per essere ben preparati durante una battuta di pesca. Tra questi troviamo delle forbici, uno slamatore, un guadino telescopico, una vaschetta o un secchio per il brumeggio, un retino porta pesci e una sonda in piombo per misurare il fondale.
Pasture e pasturazioni
Nella pesca con il galleggiante è possibile avere ottimi risultati anche grazie all’utilizzo della pastura. Per pastura s’intende generalmente una mescolanza di farine aromatizzate con formaggio, pane raffermo, pesci, cozze, sale o altro. Questi ingredienti vengono inumiditi con acqua e dal composto vengono creare delle palline da inserire nel pasturatore. La farina a contatto con l’acqua si scioglie e si disperde in mare in un vortice di odori che scatena il movimento dei pesci. Le pasture da poter utilizzare sono diverse anche in relazione alla specie insidiata e alle esche usate.
Conclusioni
La pesca con galleggiante è un tipologia di pesca sportiva che può essere praticata in diversi luoghi e in diverse condizioni. L’importante è possedere l’attrezzatura idonea e avere le giusta conoscenza tecnica per praticare la pesca in sicurezza e cercare di ottenere i risultati sperati.