La pesca è da sempre una passione molto diffusa, uno sport tranquillo da praticare all’aria aperta che richiede attenzione, pazienza e una buona preparazione. Tra le tante tecniche di pesca, molto apprezzata è la cosiddetta pesca a fondo (PAF), praticata in vari modi e con l’ausilio di attrezzature specifiche. Ma di cosa si tratta nello specifico?
Come pescare a fondo?
La pesca a fondo (spesso abbreviata con l’acronimo PAF) rappresenta tutte quelle specializzazioni della pesca che prevedono l’utilizzo di un’esca a fondo al fine di arrivare ai pesci che per natura abitano proprio i fondali di acque dolci o salate. Questa tecnica si pratica senza l’utilizzo di un galleggiante, ma con l’ausilio di un piombo scorrevole o a perdere per portare il terminale sul fondo ad una distanza dalla riva, o dal punto d’appoggio, in genere inferiore ai 100 metri. Per la pratica di questa tipologia di pesca occorre prima di tutto ricercare il luogo migliore, individuando il fondale più adatto e le attrezzature migliori. Successivamente si innescano gli ami per poi lanciare l’esca sul fondale alla distanza desiderata, un lancio che deve essere il più preciso e attento possibile per garantire il giusto posizionamento e il mantenimento dell’integrità dell’esca stessa. Dopo di che occorre armarsi di pazienza e attendere che i pesci si avvicinino all’esca lanciata; a un certo punto il pesce inizierà ad avvicinarsi all’esca toccandola delicatamente per poi tirarla molto più forte, ed è proprio a quel punto che bisognerà essere preparati ad afferrare la canna da pesca attraverso la giusta tecnica prima che il pesce si allontani, per poi tirarlo a riva una volta abboccato all’amo.
Tipi di pesca a fondo
Questa tecnica di pesca è sicuramente tra le più antiche, tanto amata da aver sviluppato negli anni diverse varianti specifiche che si differenziano a seconda del luogo nel quale vengono praticate e agli strumenti utilizzati. Vediamo alcune delle tipologie di pesca a fondo più praticate.
Pesca a fondo in mare
Tra le forme di pesca a fondo più praticate vi è la pesca a fondo in mare (chiamata anche beach ledgering), praticata in condizioni di mare calmo attraverso l’utilizzo di attrezzature che in genere non superano i 90 grammi di potenza di lancio, e che permettono di pescare diverse specie di pesci di media grandezza.
Pesca a fondo dalla spiaggia
La pesca a fondo dalla spiaggia (detta anche surf casting) è una tecnica praticata anche in condizioni di mare particolarmente mosso e l’obiettivo è proprio lanciare l’esca oltre la rottura delle onde partendo da un punto d’appoggio situato a riva sulla spiaggia. Per questa tecnica vengono utilizzate attrezzature particolarmente potenti adatte alla cattura dei pesci che si trovano sul fondale di quelle zone.
Pesca a fondo dalla barca
La pesca a fondo dalla barca viene praticata in genere in zone con fondali di media profondità, tra i 15 e i 30 metri circa, attraverso l’utilizzo di un’ancora adatta che permetta il corretto svolgimento della pesca. L’ideale, ad ogni modo, è scegliere un punto specifico a ridosso della costa dove il fondale tende a degradare velocemente, poiché è proprio in questi punti che i pesci classici del sotto-costa tendono a muoversi.
Pesca a fondo dagli scogli
La pesca a fondo dagli scogli (spesso chiamata anche rock fishing) è una tipologia di pesca a fondo che viene appunto praticata dalla scogliera rocciosa. Questa tecnica, che rappresenta il modo più semplice per pescare in acque salate, è indirizzata alla pesca di prede molto eterogenee. In questo caso è possibile pescare sotto riva oppure a una diversa distanza, anche se solitamente il pesce tende a muoversi non particolarmente lontano dagli scogli, proprio perché in genere cerca nutrimento tra gli anfratti della scogliera stessa.
Pesca a fondo in lago
Lapesca a fondo in lago (ledgering in lago), è una tipologia di pesca a fondo che viene appunto praticata in specchi d’acqua dolce, al fine di catturare le specie di pesci che si muovono lungo il fondale dei laghi attraverso apposite attrezzature.
Pesca a fondo con pasturatore
La pesca a fondo con pasturatore (spesso chiamata anche ledgering) è una specializzazione della pesca a fondo che prevede l’utilizzo di un piombo pasturatore colmo di bigattini o pastura specifica. L’accessorio più utilizzato per questa tecnica è proprio il feeder, che è possibile trovare in diverse grammature e forme a seconda dell’esigenza. Il compito di questo strumento è rilasciare i bigattini o la pastura inseriti al suo interno nei pressi dell’amo utilizzato, al fine di attirare i pesci in quella specifica zona.Prede
Le prede della pesca a fondo variano a seconda del tipo di acqua nel quale la tecnica viene praticata, se dunque dolce o salata, e a seconda del punto specifico e della profondità. A ogni modo, questa tecnica risulta particolarmente efficace per la pesca di carpe, cavedani, barbi, saraghi, occhiate, spigole, sciarrani, donzelle, tordi, ghiozzi, bavose, orate e mormore.
Periodo e orario migliore per la pesca a fondo
La pesca a fondo è una tecnica che è possibile praticare durante tutto l’anno. Tuttavia i periodi migliori risultano essere i mesi autunnali e invernali soprattutto nelle ore dal tramonto all’alba. Questo per il movimento dei pesci alla ricerca di cibo e di conseguenza per la maggiore probabilità di cattura.
Attrezzatura ideale per la pesca a fondo

La pesca a fondo richiede un’attrezzatura specifica a seconda della variante che viene praticata, ma in generale vi sono alcuni strumenti indispensabili per iniziare a praticare questo tipo di pesca.
Canne da pesca
Il primo strumento essenziale per la pesca a fondo è senza dubbio la canna da pesca. Nello specifico è necessario dotarsi di una o due canne da pesca, questo perché la PAF è generalmente una pesca d’attesa e per avere dunque più probabilità di catturare qualche pesce, avere più di un’attrezzatura può essere utile, anche se non obbligatorio. Ad ogni modo, la canna da pesca deve essere robusta (un modello ideale è la bolognese), poiché deve essere in grado di sostenere la forza di pesci anche di notevoli dimensioni. Inoltre è possibile scegliere una canna da pesca efficace per tutte le condizioni, e che non sia dunque specifica per le singole specializzazioni (ad esempio una telescopica di 4 metri circa, con azione massima da 120/180 grammi) o, in alternativa, una canna da pesca molto più specifica a seconda della tecnica scelta.
Mulinelli
Altri strumenti essenziali sono i mulinelli, anch’essi robusti con frizione progressiva, per essere in grado di tenere molto filo e sostenere il peso di pesci che potrebbero anche avere dimensioni sostenute. Per entrare maggiormente nello specifico da un punto di vista tecnico, si consigliano mulinelli di una grandezza pari alla taglia 8.000, imbobinati con dell’ottimo 0,20/0,22 rinforzato con shock leader dello 0,50, o shock leader conici specifici.
Lenze
Per quanto riguarda la lenza da utilizzare, immancabile per praticare pesca a fondo, si consiglia l’utilizzo di un monofilo robusto, meglio se realizzato con nylon di qualità, con diametro tra 0,18 e 0,40.
Piombi
Per la pesca a fondo sono fondamentali inoltre dei piombi con peso compreso almeno tra i 10 g e gli 80 g, o anche maggiore a seconda delle esigenze, e di varie forme (a oliva, a sfera, a saponetta, a goccia ecc.) in base alle distanze da raggiungere, alle condizioni atmosferiche e alla tipologia di fondale.
Accessori
Tra gli altri accessori essenziali è doveroso indicare gli ami, possibilmente robusti, a gambo lungo, temprati e nichelati; e le girelle con moschettone robusto. Infine vi sono altri accessori che possono risultare molto utili come porta-canne per trasportare l’attrezzatura e appoggia canne, singoli o doppi, per una maggiore comodità durante la pesca.
Esche
Le esche che è possibile utilizzare per la pesca a fondo sono molto varie, anche se pochi sono in realtà davvero efficaci. Tra queste troviamo il verme coreano, il verme americano, il bibi, il verme di Rimini (chiamato anche vermara), il muriddo, sarde, alici, gamberi a pezzi, cozze, granchi, calamari, anellidi, vermi di scoglio, parti di polpo o altre tipologie di pesci vivi o morti. Inoltre è consigliato utilizzare anche delle pasture per richiamare l’attenzione dei pesci. Dato che non vi sono pasture particolarmente specifiche è utile sperimentare e capire quale pastura può essere più adatta ed efficace per la tecnica che vogliamo adottare.
Conclusioni
In conclusione è possibile affermare che la pesca a fondo sia una tipologia di pesca semplice ma che al tempo stesso richiede attenzione a attrezzature specifiche. I luoghi in cui è possibile praticarla sono diversi, dal mare ai diversi specchi d’acqua dolce, così come le zone d’appoggio, dalla riva, agli scogli, alla barca. Nel momento in cui si inizia la pratica della pesca a fondo, occorre fornirsi di tutte le attrezzature necessarie e imparare le tecniche fondamentali per riuscire a pescare in maniera corretta ed efficace.
L’attrezzatura necessaria non è particolarmente costosa e almeno all’inizio è possibile scegliere strumenti basici, per poi eventualmente acquistare attrezzature più specifiche e di maggiore qualità, con un inevitabile aumento del prezzo, una volta raggiunta una maggiore consapevolezza della tecnica. Ad ogni modo, la pesca a fondo non è uno sport solo per pescatori professionisti ma può essere praticata da tutte le persone amanti della pesca, anche principianti, che vogliono sperimentare questa tecnica particolarmente apprezzata.